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Z-SHAPED VILLA

PROGETTO
Progetto di villa unifamiliare

DIMENSIONE
350 sqm

CLIENTE
Privato

SERVIZI
Progettazione architettonica, interior design, pratiche amministrative, direzione lavori, catasto, coordinamento della sicurezza

TEAM
Ilaria Nava Alessandra Rosara

ANNO
2019-2023

LUOGO
Saronno (VA)

STATO
Completato

FOTOGRAFO
Marcello Mariana ©

 

Chissà cosa avranno pensato gli studenti, lassù nella tribuna più alta di Montecitorio, quando a Giuseppe Conte è scappato quell’«urbe terracqueo» al posto del meloniano orbe, i deputati di maggioranza l’hanno sommerso di bacchettate verbali e il leader del M5S, sfottendo, si è complimentato: «Bravi, state attenti quando la vostra presidente dice fesserie...». E chissà che insegnamento avranno portato a casa gli studenti dalla protesta delle opposizioni, che sul finale dell’intervento di Elly Schlein hanno alzato cartelli con le sagome di cinque coniglietti neri e le scritte «Meloni la patriota in fuga» e «Meloni dove sei?».

La «presidente del coniglio», come l’ha ribattezzata la segretaria del Pd, quando iniziano le informative dei ministri indagati è chiusa a Palazzo Chigi, un vertice sulle Olimpiadi con i suoi «vice» e un altro sulle carceri. È sullo scranno della premier al centro dell’emiciclo della Camera, rimasto plasticamente vuoto tra le due poltrone di Nordio e Piantedosi, che piovono le accuse dei dem, degli stellati, dei renziani, dei radicali, della sinistra ecologista. Meloni, dove sei? Per il sottosegretario Andrea Delmastro, intercettato dai cronisti alla buvette, è davanti alla tv a seguire l’autodifesa dei colleghi di governo e gli attacchi degli avversari politici. Per i suoi spin doctor è invece in altre faccende affaccendata: non ha seguito la giornata parlamentare e si è occupata di Olimpiadi, come proverebbe l’incontro col presidente del Cio, Thomas Bach.

Il gatto e la volpe
Si comincia a metà mattina con i banchi di Fdi mezzi vuoti alla Camera e Carlo Nordio che ringrazia «i gentili telespettatori» e si finisce al Senato, a metà pomeriggio, con i titolari di Giustizia e Viminale che se la ridono perché Matteo Renzi, ispirato dal Pinocchio di Collodi, ha calato loro sul viso le maschere del «gatto e la volpe» ricordando Bennato, «siete in società». Piantedosi non se la prende, sbuffa divertito e assesta due colpetti di gomito al braccio sinistro di Nordio, mentre l’ex premier e fondatore di Italia Viva, che si autoassegna la parte del «grillo parlante», di nuovo attinge alle avventure del burattino di legno: «Pensavate di aver trovato la lady di ferro, Margaret Thatcher? Avete trovato l’omino di burro, forte con i deboli e debole con i forti».


Nel tourbillon del risiko bancario erano rimaste solo le due ex popolari, dopo che Intesa Sanpaolo martedì si è chiamata fuori da qualsiasi operazione di sistema. Dopo lunghe speculazioni che si sono rincorse per mesi, alla fine è successo: Bper Banca ha lanciato un’Ops sulla Popolare di Sondrio. Entrambe le banche sono partecipate da Unipol, la prima al 19,7% (24,77% potenziale) e la seconda al 19,9%.
I corsi di Borsa d’altro canto facevano intendere che qualcosa si stesse muovendo sui due istituti di credito: la banca valtellinese da inizio anno a Piazza Affari si è rivalutata del 30%, in sei mesi del 47%; l’istituto modenese invece del 7,5% e in sei mesi del 44,8%.


L’ex popolare emiliana intende «preservare il marchio» dell'istituto valtellinese «nelle aree storiche», riconoscendo che il brand di Popolare Sondrio è «parte integrante della forte identità territoriale dell'emittente, che vanta una lunga tradizione di vicinanza alle famiglie, alle imprese locali e alle comunità». «Tutto questo», secondo Bper, è in linea con quanto il gruppo ha dimostrato di «saper realizzare in precedenti operazioni», tra
cui l'integrazione con Carige e Banca Monte di Lucca. «Il nuovo gruppo», continua l’istituto emiliano, «sarà agevolato da un forte incremento della produttività derivante da fabbriche prodotto condivise significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio».
La redditività del gruppo bancario risultante dall’operazione beneficerà di sinergie di ricavo stimate a regime fino a 100 milioni per anno e di sinergie di costo fino a 190 milioni ante imposte per anno.








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